Street Photography impossible

Liberi di fotografare e pubblicare

La street photography in Italia è praticamente impossibile, se la si vuole fare legalmente.

Non voglio stare qua a riassumere la legislazione sul tema (Codice Civile del 1941), ma il riassunto è questo:

I ritratti fatti per strada sono o illegali o quasi infattibili.

Non in senso assoluto, certo, ma nel 90% dei casi è così.

Il problema per uno street photographer americano è semplice:

Ho il coraggio di fare una foto a questo nerboruto signore?

In Italia invece il problema è questo:

Ho il coraggio di far firmare una serie di documenti in duplice copia con vari dati personali tra cui il suo codice fiscale che forse non sa a memoria a quel nerboruto signore?

Sarebbe tanto bello poter cambiare questa legge in questo modo:

Se la persona ritratta:

  • è per strada
  • non è in una situazione tale da poterne dedurre fede religiosa, appartenenza politica, stato di salute psico-fisico, ecc.
  • non è in una situazione degradante per la sua reputazione
  • fatti salvi i diritti d’uso della sua immagine per fini commerciali
  • è maggiorenne

la sua foto può essere pubblicata con ogni mezzo che non ne leda la reputazione.

La street photography è documentare la nostra società oggi, per raccontarla a chi verrà dopo di noi. È un vero peccato non poterla praticare, se non per tenere le foto nascoste in un disco.

Basterebbe far valere un semplice principio: se sei in un luogo pubblico, sei esposto al pubblico.