Nicola Zingaretti

Disonestà(h).

Zingaretti è uscito dalla tornata elettorale con un sorriso sulle labbra lungo un chilometro. Le elezioni regionali sono andate molto meglio del previsto e il Sì ha vinto 70 contro 30.

La sua felicità non gli ha fatto risparmiare nemmeno un attacco duro e scomposto contro +EUROPA, durante un’intervista su La7.

A questo punto è doveroso dire a chiare lettere una cosa molto semplice: vincere perché ti omologhi al tuo avversario (che ti ha battuto tempo prima) non è vincere, è essere intellettualmente disonesti e anche molto deboli.

I SI e i NO, così come i partiti, prendono voti e ottengono percentuali, ma a vincere e a perdere devono essere le idee. Cambiare il contenitore per metterci dentro le stesse idee non è un passo avanti, è una presa in giro degli iscritti al suo partito e di tutti gli italiani a cui il Sig. Zingaretti si rivolge.

Di fatto abbiamo assistito all’assimilazione del PD da parte del M5S. A quest’ultimo riconosco almeno quella coerenza e quella dignità che nella gestione Zingaretti sono evaporate.

Un grande in bocca al lupo alle persone intellettualmente oneste all’interno del PD, che da oggi si trovano in un partito che di fatto è diventato la sesta stella dei grillini e che poco assomiglia a loro.