Tifo per Biden, ma è l’agenda che mi importa.

Il punto più importante:

Se nella società americana non verranno curate le ferite che hanno portato all’elezione di Trump nel 2016, la vittoria di Biden servirà a poco.

Se Biden vincesse, la cifra della sua presidenza si giocherebbe secondo me non tanto sulle grandi questioni internazionali – pure importanti e che richiederanno molto impegno, ma su cui mi aspetto una qualche continuità – ma sull’intervenire in quei processi sociali alla base della tenuta delle democrazie occidentali, per scongiurare ulteriori “Trump” in futuro.

Mi riferisco quindi ad interventi che limitino molto lo strapotere dis-informativo dei social, gestire in modo intelligente i rapporti commerciali con la Cina per limitare i danni del dumping senza causare tensioni ma facendo ragionare il gigante asiatico sulla necessità di un equilibrio che preservi l’occupazione e il benessere per tutti. Questo sarebbe però ipocrita e poco utile se non si intervenisse seriamente anche contro le politiche anticoncorrenziali e fiscalmente negative dei giganti del web. Credo che sarebbe altrettanto importante tornare a quella visione così proficua dell’ultimo dopoguerra di un ponte più stretto tra USA e UE: fare squadra con l’Europa per un Occidente più unito contro le grandi sfide globali sarebbe positivo per entrambi.