“Libertà” è una parola di cui si sente spesso parlare. È un termine abusato, i cui contorni non sono affatto nitidi.
Ricordo ancora una delle prime lezioni ricevute sul tema:
Libertà non è fare ciò che si vuole
Una maestra delle elementari
Per alcuni la libertà è solo quella economica, per altra è quella prodotta da uno Stato che garantisce i diritti.
Attualmente, la definizione di libertà che mi soddisfa di più è questa:
Libertà è poter scegliere senza coercizione fisica, economica, intellettuale.
Se sono ammalato e posso scegliere se e come curarmi, sono libero. Se ho fame e posso scegliere di mangiare, sono libero. Se posso votare per chi voglio, sono libero.
La definizione di libertà infatti spesso la concepiamo in funzione del contesto: se non ho soldi per mangiare, non sono comunque libero di sposarmi con chi voglio. Se ho soldi ma non ho libertà di parola, avrò comunque una vita misera.