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Ricordo quando da piccolo giocavo con la macchina da scrivere (quella meccanica, non elettronica) e la frustrazione che provocavano gli errori di battitura. Si doveva procedere con la cancellazione manuale dell’errore, o alla riscrittura dell’intero foglio per ottenere un elaborato senza errori, perfetto come un libro o un articolo su una rivista.

Oggigiorno col computer non ci sono più scuse: il testo scritto può essere corretto in ogni momento, i programmi di videoscrittura da decenni offrono funzionalità di evidenziazione degli errori e su Internet è possibile verificare in qualsiasi momento la forma corretta con cui scrivere parole straniere.

Eppure si trovano errori banalissimi sul web, sulle confezioni dei prodotti, sui giornali, sui social network e nelle brochure.

Questi errori abbruttiscono e comunicano innanzitutto una scarsa preparazione, che difficilmente può essere interpretata in modo positivo dal cliente.