Automatizzare per uscire dalla comfort zone

La comfort zone è quell’insieme di abitudini che ci fanno stare bene, perché ci portano a situazioni altamente prevedibili che non entusiasmano ma che non ci fanno nemmeno stare troppo male. È la base dei riti religiosi, ad esempio, o per citare Hegel, la lettura al mattino del proprio quotidiano preferito.

La comfort zone però è una delle più grandi fregature per chi vuole crescere e migliorarsi, perché ci evita le situazioni nuove e impreviste, che sono esattamente quelle da cui impariamo più cose.
Nel lavoro di ufficio una classica comfort zone è svolgere al computer lavori ripetitivi, come ad esempio l’inserimento dei dati in un foglio di calcolo o altro. Ci prendiamo le nostre ore di lavoro per portare a termine il compito e sappiamo che in quella fase tutto procederà in modo tremendamente noioso, ma allo stesso tempo senza rischi o colpi di scena.
La verità è che vogliamo guadagnare di più dobbiamo innanzitutto imparare a valutare meglio il nostro tempo, e riservarlo, quando possibile, solo a compiti che ci arricchiranno di nuova esperienza.
Per questo motivo, se si prevede di svolgere un lavoro lungo e ripetitivo, è meglio imparare come automatizzarlo, o almeno chiedersi in che modo si possa svolgere il più velocemente possibile.
Certo, può capitare che lo studio e l’implementazione di un sistema automatico ci impegni come o più (non troppo di più, però!) dello svolgimento “ripetitivo”, però rimane comunque vero che almeno avremo imparato nuove cose e, la prossima volta, avremo pronto il sistema per svolgere lo stesso lavoro in pochi secondi.