Architettura Brutalista a Ferrara

Per il brutalismo

Dal béton brut (cemento grezzo a vista) nasce l’espressione “architettura brutalista”, che in particolare dalla metà del Novecento ha ispirato la realizzazione di tanti edifici in cemento e altre materie prime esposte in bella vista, senza orpelli e infingimenti.

Negli edifici brutalisti i “nervi” e le “ossa” dell’edificio sono in bella vista, trasformando così le strutture portanti, solitamente nascoste, in una testimonianza di vitalità e forza che non possono non essere notate.

Il brutalismo è moderno e monumentale allo stesso tempo, maestoso e sempre attuale.

Edificio brutalista ad Asiago
Edificio brutalista ad Asiago – Foto di Paolo Niccolò Giubelli

Il brutalismo rinuncia agli orpelli e usa forme decise e semplici e il colore del cemento viene interrotto ogni tanto da linee d’acciaio e vetrate o da elementi di impiantistica.

Tutto questo rende questo tipo di architettura fantastico per i fotografi, spesso alla ricerca di forme geometriche simmetriche ed elementari; ma c’è di più: la modularità di questi edifici si sposa perfettamente con la tecnica compositiva della ripetitività.

Agli interessati suggerisco questo link: “L’architettura brutalista” di Simona Constantin.