Io sono nato pigro, da genitori che mi hanno dato zero motivazioni “forti” per fare attività fisica e che sicuramente non mi hanno dato l’esempio.
Eppure mi guardo indietro e noto con soddisfazione che è da un anno e mezzo che vado regolarmente in palestra, a parte la parentesi COVID-19 che comunque si è chiusa con addirittura una intensificazione degli allenamenti.
Qual è stato il mio segreto? Come sono riuscito a cambiare un po’ il mio stile di vita?
Semplice: la palestra è un luogo dove posso fare solo attività fisica. Oltretutto lì non ho amici o conoscenti con cui perdermi a chiacchierare.
Alcune attività per me richiedono luoghi dedicati.
Mi è sufficiente avere il borsone sempre pronto e mettermi in automobile, dopodiché non ho scelta, sono aiutato nel vincere la resistenza iniziale dovuta alla pigrizia e mi alleno con piacere.
C’è chi riesce ad allenarsi a casa, ma se anche tu tornando dopo il lavoro preferisci metterti sul divano è perché hai bisogno di un luogo dedicato. Di sicuro non siamo tutti uguali, ma per me è così.
Ad esempio: in questo periodo di fine estate e col COVID19 che è tornato a colpire, sto effettivamente riuscendo ad allenarmi in giardino; però so perfettamente che quando le giornate di sole lasceranno il posto a pioggia e tramonti alle 5-6 del pomeriggio, la palestra tornerà ad essere fondamentale.
Ma adesso la cosa più importante —
E se non valesse solo per l’attività fisica?
Esatto! Ecco perché credo che:
- Sia meglio non lavorare a casa
- Sia meglio non passare il tempo libero in ufficio
- Il lavoro creativo debba essere fatto in luoghi diversi da quello non-creativo
- Sia meglio avere una stanza solo per noi, anche nelle famiglie più unite
- I film siano più belli se visti al cinema (dove non c’è l’intervallo e dove non ci siano 40 minuti di pubblicità all’inizio del film, come all’UCI di Ferrara)