Probabilmente il libero arbitrio non esiste.

Abbiamo l’illusione di controllare le nostre scelte, ma anche i nostri pensieri sono reazioni elettrochimiche governate da leggi fisiche. Anche se nel mondo quantistico c’è spazio per le probabilità, difficilmente si potrà dimostrare che il nostro “Io” possa creare moti di volontà interferendo con cose come la posizione e la velocità delle particelle subatomiche.

L’esperimento di Libet ha dimostrato che le nostre scelte emergono dal cervello anticipando la nostra coscienza. Prima prendiamo le decisioni, poi ne diventiamo coscienti.

Senza libero arbitrio crollano tutte le nostre fondamenta, in una sorta di nichilismo ancora più potente di quello annunciato da Nietzsche: non solo Dio è morto, ma lo sono anche la nostra morale, il nostro scopo e il significato del nostro agire, soffrire, gioire.