Perché voterò NO al referendum

https://youtu.be/CtSu1F5KGa8

Mettere mano ai pezzi del nostro sistema istituzionale è questione delicata.

L’ingegneria istituzionale deve misurare pesi e contrappesi, equilibri, stabilità, mettere lo Stato di sopravvivere in situazioni di emergenza, dove un organo può diventare necessario per sopperire alla indisponibilità di un altro.

Non si dimezza il potere dei freni in un’automobile senza aver prima alleggerito il veicolo e ridotto la potenza del motore. Soprattutto non lo si fa solo per risparmiare un’esigua parte del bilancio complessivo.

Quello che si va a toccare è il Parlamento, che sarebbe invece più funzionale se avesse più senatori e deputati eletti nei territori di origine. Soprattutto c’è un problema di selezione della classe dirigente, non di numeri.

Più persone di qualità è assai meglio di meno persone di minor qualità.

Questa si chiama rappresentanza, ed è un ingrediente fondamentale di una democrazia sana. Chi parla di risparmio, dovrebbe andare a vedere quanto ci è costata questa classe dirigente in termini di mancato sviluppo e aziende che hanno chiuso i battenti.

Poi… scopriamo le carte. Questa non-riforma voluta dal M5S è organica alla loro idea di smantellare il Parlamento.

Questo weekend sarò in piazza a Ferrara con altri miei amici di +EUROPA per distribuire volantini.