No Instagram

Non usare Instagram per valutare le tue fotografie

La premessa è sempre questa:

Instagram è di Facebook e Facebook è una compagnia tossica.

Una notizia molto recente è che Instagram non cancella conversazioni e foto eliminate dai suoi server, contro la volontà dei suoi utenti.

Instagram è dotato di algoritmi che calcolano precisamente il numero di like che puoi ottenere, in modo tale da creare scariche di sostanze chimiche nel tuo corpo che ti rendono dipendente da quella piattaforma.

Il meccanismo è lo stesso delle slot machines e del gioco d’azzardo in generale: l’importante è darti una ricompensa ogni tanto; in questo modo il tuo cervello viene addestrato per restare su quella piattaforma e dedicarle tempo, penalizzandoti in realtà la maggior parte delle volte.

Il problema nasce nel momento in cui tu pensi (come ho fatto io) che i like su Instagram siano un metro utile per capire se stai migliorando le tue qualità di fotografo oppure no.

Instagram limita la visualizzazione dei tuoi post a suo piacimento

Quindi tutte le sue metriche non sono utili per dedurre informazioni utili. Per aumentare le visualizzazioni sei spinto a pagare.

I like vengono spesso dai follower

Mettono like a te, non alla tua foto. Follower e non follower mettono spesso like anche solo perché sperano che tu ricambi il favore.

Su Instagram ci sono i bot

Vedi il punto precedente ed elevalo a sistema: se una certa percentuale di persone ricambia i like, è possibile usare software che distribuiscono a pioggia “like” in automatico per “pompare” il proprio profilo. Ho visto queste cose da vicino e funzionano. Che valore hanno questi like?

Instagram è sempre meno rivolta ai fotografi

Mentre è sempre più terra di influencer e celebrità. Non farti giudicare da persone che non sono interessate alla fotografia in quanto tale.

Le foto devono piacere a te, non ai tuoi follower

Le foto che scatti devono essere genuine, con un cuore e un’anima. Non basta che le abbia scattate tu; si deve vedere che sono tue. Instagram invece ti mette davanti foto super elaborate (sono quasi più dei rendering che delle foto ormai) illudendoti del fatto che quelle siano delle buone foto. Si tratta in realtà di foto “morte”, “asettiche”, che non raccontano nulla. Paradossalmente, le foto migliori su Instagram sono quelle delle mamme che postano le foto dei loro bebè che muovono i primi passi, le foto delle vacanze trascorse con gli amici o la foto della propria torta di compleanno. Quelle sono foto che tra anni rivedrai volentieri. L’ennesimo panorama super elaborato in HDR con 20 filtri e 100 correzioni locali probabilmente no.

Ci sono strumenti decisamente più interessanti per ottenere critiche anonime e qualificate.