Per riacquistare la privacy serve l’inflazione

Molti pensano che la cancellazione dei dati sia il modo migliore per eliminare le informazioni. Nell’era del digitale non è così.

Per eliminare le informazioni, serve creare un’inflazione di dati falsi.

Prendiamo ad esempio Facebook.

Quante cose Facebook sa su di noi?

Secondo gli stessi studi che hanno portato al progetto di Cambridge Analytica, dopo i tuoi primi 300 like la piattaforma è capace di predire il tuo comportamento meglio del tuo coniuge. Ecco perché è possibile usare questa piattaforma per trasformare l’informazione in arma e te in una persona condizionata in modo chirurgico e scientifico.

Magari hai anche pensato di cancellarti da Facebook, o lo hai già fatto, perché lo ritieni stupido, privo di interesse o comunque troppo invasivo.

La realtà è che non devi cancellarti da Facebook, quanto piuttosto cancellare la possibilità per chi lo gestisce di capire davvero chi sei e che cosa vuoi.

Se cancelli quei like o il tuo profilo, probabilmente da qualche parte ne rimarrà traccia; i database spesso vengono progettati in modo che una cancellazione non sia davvero irreversibile, quanto meno per il proprietario del sistema.

Allora, probabilmente, la cosa migliore è una sola: mettere like a pioggia su contenuti scelti (davvero) a caso.

Più like metti, più ti iscrivi a gruppi irrilevanti, più confusione potrai creare nei loro sistemi, e probabilmente sarai capace di spezzare la echo chamber che mina il tuo spirito critico.

Attenzione però ad una trappola.

Se guardi le prime decine di post nel tuo wall, noterai che sono tutti di persone con cui interagisci spesso.

Devi quindi bypassarle e andare oltre. Cerca contenuti di persone che non segui mai o che la pensano al contrario di te e metti like.

C’è un ultimo suggerimento: i gruppi a cui sei iscritto sono spesso più descrittivi della tua personalità rispetto ad un like ad una pagina, quindi rimuoviti dai gruppi non indispensabili e iscriviti a gruppi che sono anche all’opposto dei tuoi interessi o valori.

Ricordati però due cose:

  1. Contano anche le interazioni, quindi prima di abbandonare la piattaforma, interagisci in modo random nei nuovi gruppi a cui ti sei iscritto o con persone nuove. Ti basta scrivere cose superficiali, tanto sui social la banalità premia.
  2. Ricorda che una parte preziosissima dei dati che regali a Facebook viene dal tuo smartphone (regola in modo fine la tua privacy, smetti di condividere foto ricche di metadati, non consentire il tracking GPS) e dalle App con cui accedi tramite lo stesso Facebook. Disattivale e rimuovi le autorizzazioni.